Progettare o rinnovare un asilo nido? Ecco cosa ti aspetta!

progettare asilo nido

Hai intenzione di aprire un asilo nido, oppure stai solo pensando di rinnovare i tuoi spazi? C’è un procedimento per tutto, un protocollo da seguire e degli step importanti. Vediamo assieme come progettare o rinnovare un asilo nido!

Il primo passo per poter avviare la propria attività di asilo nido è quella di sognarlo.. non scherziamo, devi immagine cosa e come desideri avere un determinato ambiente per realizzarlo serenamente.

Si calcola che in Italia ci siano più di 3000 nidi d’infanzia, la maggior parte di questi sono pubblici ma si stanno sempre più sviluppando anche quelli privati, che permettono orari più flessibili e maggiori spazi per i bambini. Nonostante questo, sembra sempre che non ci siano abbastanza asili nido per i piccoli di tutte le città di Italia.

Soprattutto nelle grandi città, ma anche nei piccoli centri urbani, gli asili pubblici non rispondono alla crescente domanda e sono tantissimi i bambini sotto i 3 anni che ad oggi sono in lista d’attesa.

È a questa crescente richiesta che rispondono gli asili nido privati, ma come funzionano? Come avviarli? Come allestirli? Scopriamolo assieme.

Come avviare il proprio asilo nido?

Tutti coloro che hanno, per naturale inclinazione e desiderio, voglia di avviare un asilo nido hanno una vera e propria vocazione; non è infatti semplice relazionarsi con bambini così piccoli, e comprendere al meglio le loro esigenze; avere un asilo nido significa disporre di un vero e proprio progetto educativo che deve avviare questi piccoli bimbi verso le scuole dell’obbligo.

Non è infatti un semplice “parcheggio” per bambini, ma un luogo dove iniziare a conoscere il mondo intorno, a sviluppare capacità e incrementare la fantasia. È quindi necessario organizzare un ambiente in grado di sviluppare tutte queste capacità.

È per questo che tutti gli asili nidi hanno dei disciplinari regionali che dettano dei requisiti imprescindibili e degli standard strutturali che un nido privato deve avere. Prima di scegliere questa professione è quindi consigliato indagare con cura sulle normative vigenti e le direttive locali. Per farlo è sufficiente andare presso la Camera di Commercio del proprio Comune per sapere in concreto cosa serve per avviare l’attività. Secondo passo, scegliere il giusto commercialista che sia specializzato nel settore e che quindi ne conosca tutti gli aspetti.

Requisiti principali per aprire un asilo nido

La delicatezza del ruolo ricoperto, come educatore di un nido privato, deve essere sostenuto anche da uno specifico titolo di studio. Le singole regioni disciplinano in modo diverso questo aspetto, ma in linea di massimo si possono considerare titoli adatti:

  • la maturità conseguita al liceo socio-psico-pedagogico
  • il diploma di “tecnico dei servizi sociali”
  • la laurea in pedagogia
  • un master specifico per le tecniche di formazione dei bambini

Se il proprietario dell’attività non è in possesso di uno di questi titoli potrà occuparsi di acquisirlo ma dovrà assumere personale qualificato.

Dal punto di vista burocratico, l’elemento caratterizzante della procedura consiste nell’accreditamento dell’asilo presso il Comune. L’ente comunale, dopo aver verificato il rispetto degli standard strutturali e qualitativi imposti (dimensioni minime per bambini accolti, protezioni, adeguati impianti, pavimentazioni ed uscite di sicurezza a norma, e così via) concede, dietro richiesta degli interessati, il riconoscimento e l’inserimento della struttura in un elenco di servizi dedicati alla prima infanzia.

Altre necessità burocratiche saranno:

  • Aprire una Partita Iva
  • Iscriversi al Registro Imprese
  • Dare comunicazione al comune di Avvio Attività 30 giorni prima della apertura
  • Aprire posizioni INPS e INAIL
  • Stipulare assicurazioni necessarie dato che ci sono bambini in sede

Scelta del locale e del suo allestimento

Mentre ti occupi di tutta la parte amministrativa dovrai occuparti anche della scelta del locale che dovrà ospitare il tuo asilo nido … quindi la scelta migliore dovrebbe ricadere su ambienti più ampi, che possano garantire massima libertà ai più piccoli.

Tenendo conto che, oltre ad essere piacevole ed accattivante, la struttura deve rispettare stringenti standard di sicurezza ed igiene. Ogni ambiente dovrà essere sicuro al 100% per i piccoli e allestito al meglio.

Qui inizia la parte più divertente di tutte: l’allestimento! In questo la tua fantasia gioca un ruolo fondamentale perché esistono numerosi allestimenti adatti a sviluppare le capacità di movimento e cognitive dei piccoli bambini. Non preoccuparti dell’ambiente che hai scelto, perché se ti affidi a noi di Vuemme Consulting potremo strutturare l’allestimento con un progetto personalizzato al 100% qualsiasi sia la dimensione o la distribuzione degli spazi.

A differenza di altre aziende, infatti, possiamo produrre direttamente tutti gli allestimenti, con progetti personalizzati al 100% che ti garantirebbero di sfruttare ogni minimo spazio presente nella struttura scelta.

Sei in dubbio sul costo? Abbiamo anche una soluzione molto agile per la ristrutturazione dell’allestimento del tuo asilo nido: il Noleggio Operativo https://vuemmeconsulting.com/noleggio-operativo/

Il noleggio operativo

La Locazione Operativa è un contratto in base al quale l’utilizzatore di un bene, a fronte del pagamento di un canone calcolato in relazione al valore d’uso dello stesso, ne ha la disponibilità per un periodo di tempo determinato. È quindi un contratto di godimento di un bene che offre il vantaggio di poter optare per una soluzione alternativa all’acquisto diretto delle attrezzature. Permette di sostituire i beni a fine contratto, avendo così beni sempre innovativi.

I vantaggi per il cliente sono molteplici:

  • Nessuna immobilizzazione di capitali: possibilità di utilizzare i capitali nello sviluppo del proprio business, senza intaccare le proprie linee di credito.
  • Nessun maxi canone iniziale.
  • Gestione amministrativa semplificata.
  • Deducibilità totale ai fini IRAP.
  • Nessun rischio grazie alla copertura assicurativa.
  • Nessuna incidenza sullo stato patrimoniale: il bene non va iscritto tra le attività nel prospetto di bilancio.

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