Area multifunzione per bambini: l’attività fisica è alla base degli studi scientifici degli ultimi anni per la funzione che riveste nello sviluppo completo e sano del bambino; vediamo perché e come strutturare un’area adatta a questo fine.
Negli ultimi anni si sono sviluppati numerosi studi che affrontano l’importanza che riveste l’attività fisica nello sviluppo completo e sano del bambino. In questo scenario è evidente che l’area giochi multifunzionale per bambini, presente all’interno di un parco giochi, riveste un’importanza non indifferente.
Il ruolo chiave che riveste l’area multifunzionale per bambini nell’incoraggiare l’esercizio motorio nei più piccoli è sostenuto non solo dagli studi scientifici ma anche dalle associazioni pediatriche. Dobbiamo però evidenziare che la possibilità di specifiche capacità è correlata al modo in cui lo spazio ludico è stato pensato; per questo oggi vi parliamo di come progettare un’area multifunzionale per i bambini.
Dall’idea al progetto
L’estetica e la funzionalità sono solo alcuni degli aspetti fondamentali delle aree multifunzionali per bambini: oltre a soddisfare i criteri di base di protezione e sicurezza dettati dalle Normative Europee un parco giochi deve essere in grado di assolvere a numerosi compiti.
Attività, divertimento e stimolo sono tra gli elementi che bisogna considerare nella progettazione di un’area multifunzionale per i bambini, in quanto sono gli aspetti maggiormente presi in considerazione dagli stessi utilizzatori; sono aspetti che servono ad aiutare i bambini a prendere parte attivamente alla formazione delle competenze di base.
Per questo motivo è importante che un’area multifunzionale per bambini offra la combinazione di più aree ciascuna adibita allo sviluppo di specifiche abilità. Dovendo diventare una vera e propria palestra attraverso la quale scoprire le proprie abilità, l’area multifunzionale per bambini deve contenere:
- spazi per aggrapparsi e arrampicarsi
- spazi per correre
- giochi per dondolare, oscillare e girare
- aree per interagire e socializzare
- giochi di equilibrio
Ciascuna di queste azioni, e anche altre come scivolare, saltare e strisciare, consentono al bambino di fare nuove esperienze.
Consigli pratici di progettazione
Una ricerca dell’Università di Verona, dopo aver studiato le capacità motorie dei bambini e cognitive sollecitate in maniera prevalente da ciascuno attrezzo ludico, per rispondere al meglio alle esigenze dei bambini suggerisce un’importante organizzazione del lavoro di progettazione degli spazi multifunzionali da effettuarsi “a step”; occorre quindi creare una “classificazione” delle strutture gioco in base alla loro funzione, semplificando la posizione degli oggetti nell’area multifunzionale.
Iniziamo dai giochi combinati che sono composti da più moduli, come torri, scivoli, reti e corde, che danno la possibilità di formare e ampliare diverse competenze fisiche e cognitive.
Ci sono poi i giochi di aggregazione caratterizzati da spazi meno ampi che implicano la presenza di più bambini contemporaneamente. Sono giochi, questi, fondamentali per l’istinto sociale.
I giochi di equilibrio, coordinazione e movimento sono caratterizzati dalle strutture che consentono di mettere alla prova l’equilibrio dei bambini come le reti di arrampicata, le palestrine o i giochi a molla.
Poi ci sono i giochi didattici e tematici: i primi sono strutture interattive che servono a sviluppare le abilità cognitive, logiche e sensoriali; le seconde, soprattutto per i più piccoli, fanno riferimento a strutture caratterizzate dalla presenza di un filo conduttore come può essere il mare, con barche e reti o la montagna con cime da scalare…
Disposizione degli spazi
Chi si occupa di pedagogia conosce bene la struttura a gioco circolare: uno spazio e le sue strutture influenzano notevolmente le decisioni di gioco di un bambino; nelle aree multifunzionali per bambini si tende a riprendere la struttura del gioco circolare applicandola allo spazio per supportare attivamente il processo di crescita…è uno schema invisibile e predefinito di gioco che aiuta il bambino a dare un ordine al mondo.
La presenza di una struttura caratterizzata da una sequenza di azioni coese e governate da un significato ben preciso funge da base per la maturazione di un proprio sistema di pensiero.